Segnalazioni Qualificate
Premesso che, quale riconoscimento per la compartecipazione dei Comuni all’attività di accertamento tributario erariale, il D.Lgs. 138/2011 ha riconosciuto, per le annualità 2012-2013-2014, un incentivo pari al 100% del maggior reddito rilevato, l’amministrazione locale viene oggi investita di un ruolo di maggiore responsabilità.
La collaborazione dei Comuni deve concretizzarsi in Segnalazioni Qualificate all’Agenzia delle Entrate, mediante la rilevazione nel campo dell’Irpef, dell’Ires, dell’Iva e del Registro, di posizioni soggettive in relazione alle quali sono rilevati e segnalati atti, fatti e negozi che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasi ed elusivi
Le “segnalazioni qualificate” vanno indicate all’interno dei cinque ambiti individuati dal provvedimento del 3.12.2007 e precisamente:
• commercio e professionisti
• urbanistica e territorio
• proprietà edilizie e patrimonio immobiliare
• residenze fittizie all’estero
• beni indicativi di capacità contributiva
Il Comune può trarre le informazioni utili a strutturare una segnalazione qualificata dalle banche dati tributarie (Ici/Imu – Tarsu/Tares ecc...) o non tributari (utenze varie, abusi edilizi, Isee ecc…) o ancora a attraverso banche dati esterne (Sister, Siatel, Telemaco ecc…).
Considerato che l’invio di segnalazioni qualificate comporta un’accurata analisi delle menzionate banche dati, nasce la necessità di rafforzare l’attività comunale con l’apporto qualificato di esperti nell’utilizzo ed incrocio di tutti gli strumenti a disposizione dell’Ente, al fine di ottimizzare tempi e gestione dei procedimenti necessari.
Al fine di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale che sottrae risorse importanti per i progetti di sviluppo locale, Getesi supporta l’Ente nell’attività di compartecipazione alla lotta erariale mediante le seguenti fasi di intervento, così semplificate:
• acquisizione della banche dati immobiliari e fiscali del contribuente
• incrocio dei dati acquisiti al fine di evidenziare posizioni anomale
• creazione e gestione fascicolo del contribuente
• generazione file di invio delle segnalazioni all’Agenzia delle Entrate
La collaborazione dei Comuni deve concretizzarsi in Segnalazioni Qualificate all’Agenzia delle Entrate, mediante la rilevazione nel campo dell’Irpef, dell’Ires, dell’Iva e del Registro, di posizioni soggettive in relazione alle quali sono rilevati e segnalati atti, fatti e negozi che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasi ed elusivi
Le “segnalazioni qualificate” vanno indicate all’interno dei cinque ambiti individuati dal provvedimento del 3.12.2007 e precisamente:
• commercio e professionisti
• urbanistica e territorio
• proprietà edilizie e patrimonio immobiliare
• residenze fittizie all’estero
• beni indicativi di capacità contributiva
Il Comune può trarre le informazioni utili a strutturare una segnalazione qualificata dalle banche dati tributarie (Ici/Imu – Tarsu/Tares ecc...) o non tributari (utenze varie, abusi edilizi, Isee ecc…) o ancora a attraverso banche dati esterne (Sister, Siatel, Telemaco ecc…).
Considerato che l’invio di segnalazioni qualificate comporta un’accurata analisi delle menzionate banche dati, nasce la necessità di rafforzare l’attività comunale con l’apporto qualificato di esperti nell’utilizzo ed incrocio di tutti gli strumenti a disposizione dell’Ente, al fine di ottimizzare tempi e gestione dei procedimenti necessari.
Al fine di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale che sottrae risorse importanti per i progetti di sviluppo locale, Getesi supporta l’Ente nell’attività di compartecipazione alla lotta erariale mediante le seguenti fasi di intervento, così semplificate:
• acquisizione della banche dati immobiliari e fiscali del contribuente
• incrocio dei dati acquisiti al fine di evidenziare posizioni anomale
• creazione e gestione fascicolo del contribuente
• generazione file di invio delle segnalazioni all’Agenzia delle Entrate